Agry Social è una cooperativa sociale tipo B relativamente giovane ma già con una buona esperienza progettuale sia in campo agricolo che sociale, volta a mitigare gli effetti dello spopolamento e dell’esclusione sociale a cui i territori delle aree interne sono spesso soggetti.
La coop ha di fatto avviato un sistema di agricoltura sociale biologica con la messa in coltura di terreni poco usati o abbandonati, favorendo l’inserimento socio lavorativo di soggetti svantaggiati e/o a rischio di esclusione sociale, provenienti dall’area penale e da quella dello svantaggio sociale e del disagio psichico.
Il progetto si è sviluppato su tre linee, formativo, sociale e agricolo ed ha visto la formazione e l’inserimento lavorativo di 10 soggetti svantaggiati.
Le attività principali della cooperativa sono la coltivazione ortofrutticola con il sistema dell’agricoltura naturale (no concimi e pesticidi) a KM0 e l’allevamento di ovini, caprini e bovini per la produzione di latte e formaggio.
La produzione ortofrutticola riguarda soprattutto la coltivazione degli ulivi per la produzione di olio EVO e le colture erbacee, come il fieno, destinate all’alimentazione del bestiame.
I prodotti di eccellenza vengono lavorati e trasformati in prodotti derivati (patè e confetture) e venduti tutto l’anno, innescando anche un sistema di economia circolare.
Da settembre 2021 Agry Social ha avviato anche una attività di produzione casearia, in cui è impiegato un soggetto fragile, utilizzando come materia prima il latte prodotto dal bestiame di proprietà della cooperativa. I formaggi ottenuti dalla lavorazione del latte (ovino, caprino e bovino) sono ricotta, caciotta e caciocavallo, molto apprezzati dai ristoranti del territorio e riconosciuto come prodotto di punta e di qualità.
Fondosviluppo ha supportato le attività tramite un finanziamento a mutuo di € 50.000
La mission della cooperativa Agry Social riflette sia le direttrici del PNRR, dall’inclusione e lo sviluppo alla sostenibilità, all’economia circolare, che l’impegno promosso dai goals dell’Agenda 2030 soprattutto in materia di inclusione ed integrazione attraverso l’agricoltura.
Per alcuni, questa esperienza si trasforma in un’opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, attraverso l’acquisizione di tecniche professionali e pratiche agricole; per altri è un’occasione di aggregazione. In generale la cooperativa, attraverso il proprio lavoro, contribuisce alla ripresa di un territorio soggetto ad impoverimento economico e sociale.